Riflessioni sul Tarocco

Mi è capitato a volte di avere la necessità di dare una definizione del mio lavoro e di me stessa, mi rendo conto che ogni tentativo mi è apparso parziale e inesatto.

Counselor a indirizzo psicogenealogico certamente mi rappresenta molto, il mio interesse per le storie di famiglia risale a molti anni fa, quando piccolissima domandavo con insistenza a mia madre di raccontarmi episodi della sua infanzia, mentre interiormente sentivo una inspiegabile curiosità intrisa di tenerezza per la nonna paterna morta giovanissima.

Tarologa a indirizzo energetico è il risultato della mia ricerca in campo tarologico, durante una consulenza quasi per caso, mi sono resa conto della connessione che si crea facendo lavorare il cliente con gli occhi chiusi e una carta dei Tarocchi in mano. Oggi le mie consulenze si svolgono sempre in questo modo, ho chiamato questo metodo di lavoro R.E.V. e come per le costellazioni e tutti i metodi che usano campi energetici, non è possibile descriverli in modo esaustivo, il solo modo per comprendere la R.E.V. è sperimentarla.

Da anni studio l’aspetto archetipico insito nel Tarocco che per sua natura va di pari passo con l’aspetto numinoso. Il Tarocco mi accompagna come Virgilio accompagnò Dante nel suo percorso di ricerca, partendo dalle più oscure e paurose zone d’ombra per salire verso cieli amorevoli e luminosi.

Finché a emergere è stato l’aspetto filosofico attivato dal Tarocco. Attraverso gli Arcani ci si interroga sul significato delle cose, di noi stessi e del mondo, per giungere ad agire in modo più equilibrato e sensato.

Filosofia intesa come attività di pensiero, come pratica autonoma di un pensiero collegato all’agire, guida nel quotidiano e in continuo confronto dialettico con il Tarocco stesso.

Il consulente filosofico è colui che filosofa insieme ad un altro: il consultante.

A cosa serve? In primo luogo a fare chiarezza, a verificare la coerenza delle idee, a chiarire in che modo rappresentiamo e diamo significato alla nostra esperienza. La filosofia serve inoltre a monitorare la conoscenza, fornisce la funzione critica necessaria a capire se quanto riteniamo vero lo sia effettivamente. La filosofia consente di definire l’identità di noi stessi e di ciò che ci circonda: chi sono? Cosa voglio? Cosa sono venuto a fare? Perché? Il Tarocco e la filosofia servono a comprendere meglio il mondo, noi stessi, gli altri, il nostro modo di agire, i nostri fini, i nostri valori.

Il Tarocco non fa parte della new age, è un metodo di ricerca antico quanto lo è la filosofia, è il desiderio della verità che si confronta con il “sapere di non sapere” di Socrate: il filosofo è colui che anela a realizzare la conoscenza sapendo che non giungerà mai al traguardo.

Mi riconosco in tutto questo, nel metodo di ricerca che utilizzo, mi sento pioniera nell’aver creato il Mandala Tarologico e il metodo REV ad esso associato che altro non sono se non strumenti di analisi atti a risvegliare il filosofo in coloro che si accingono a utilizzarlo.

Ed ecco perché non posso insegnare delle verità: finché possediamo un corpo, ogni verità è filtrata dalla personalità di chi la esprime, quello che invece possiamo fare è imparare a fare filosofia attraverso l’insegnamento del Tarocco.

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